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Realizzazione tema:
MZeta

Contenuti:
Marta Moscato
&
Giuseppe Adamo

Contenuti in inglese:
Marilena Urso


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Il convento

Il Santuario

Storia di S. Rosalia

La grotta

L'Eremo: La storia di S. Rosalia



La storia di Santa Rosalia, come quelle di tutti i santi vissuti in epoche così lontane dalla nostra, è un misto di prove e leggende, di ricostruzioni e fede. La sua vita si muove tra Palermo e Santo Stefano Quisquina, tra palazzi principeschi e piccole grotte protette da monti, ed è la vita di una giovane che si dedica alla fede rinunciando a principi e lussi. Della sua breve esistenza si hanno poche cose certe: la grotta dove trascorre dodici anni, e quella in cui muore pochi anni dopo.

Rosalia vive nel XII secolo; nata a Palermo dal conte Sinibaldo e di Maria Guiscarda, per lei il padre pianifica un futuro degno delle sue nobili origini. Ha circa dodici o quattordici anni quando scappa di casa per non sposare il principe che hanno scelto per lei, e per dodici anni (1150 - 1162) si nasconde in una piccola grotta riparata dal fitto bosco della Quisquina, in provincia di Agrigento. Non immaginate una ragazzina che percorre da sola un centinaio di chilometri prima di trovare un rifugio: la grotta in questione è una scelta ben precisa, visto che la Serra Quisquina appartiene a suo padre e lei sa bene quanto sia fitta e, quindi, adatta a nasconderla.

Non si deve pensare che la Santa abbia vissuto dentro questa grotta in assoluta solitudine: in quei secoli di fiorente eremitismo, infatti, chi decideva di lasciare gli agi e le ricchezze per cercare Dio nella solitudine e nella preghiera si ritirava in una grotta o in una cella, ma quasi sempre nei dintorni di una chiesa o di un convento, sia per avere l'assistenza religiosa dai vicini monaci sia per seguire le funzioni liturgiche. E questo vale anche per Santa Rosalia: sappiamo, infatti, che all'epoca della Santa esisteva (già dall'anno 1000) un convento di monaci Basiliani, di cui ancora oggi rimangono dei resti nelle campagne di Melia.

Dopo questo periodo di penitenza alla Quisquina, Rosalia decise di tornare a Palermo, dove le fu concesso dalla regina Margherita (moglie del re di Sicilia Guglielmo I), commossa dalla vocazione religiosa della giovane, di trasferirsi in una grotta sul monte Pellegrino dove continuò a vivere in preghiera e in solitudine fino alla morte.

Il culto di Santa Rosalia era già molto diffuso negli anni immediatamente successivi alla sua morte, ma soltanto dopo il 1624, anno in cui le ossa della Santa ritrovate sul monte Pellegrino e portate in processione per le vie di Palermo liberarono la città dalla peste, fu riconosciuta ufficialmente la santità di Rosalia. La tradizione racconta che Rosalia apparve in sogno ad una donna gravemente malata, Girolama Gatto, promettendole la guarigione se si fosse recata sul monte Pellegrino e indicandole il punto preciso in cui erano sepolte le sue ossa. Cominciarono le ricerche, e il 15 luglio del 1624 furono trovate le ossa. La commissione di teologi e medici, istituita dal cardinale Giannettino Doria per esaminare i resti ritrovati, giunse ad un esito inizialmente deludente perché le ossa sembravano appartenere a più corpi. Ma accadde un secondo prodigio: un uomo, Vincenzo Bonelli, un saponaro, essendogli morta la moglie di peste, fuggi sul monte Pellegrino e qui gli apparve Santa Rosalia, che gli ingiunse di dire al cardinale che non dubitasse dell'autenticità delle reliquie e le portasse in processione per la città; solo così la peste sarebbe finita. E così accadde. I festino, che ogni anno si celebra a Palermo a cavallo fra il 15 luglio, non è altro che la rievocazione storica di quell'evento miracoloso.

Nello stesso 1624, quaranta giorni dopo il ritrovamento delle ossa di santa Rosalia sul monte Pellegrino, fu ritrovata all'ingresso della grotta della Quisquina un'iscrizione in latino arcaico, attribuita alla stessa Santa Rosalia: "Io Rosalia, figlia di Sinibaldo, signore della Quisquina e del Monte delle Rose, ho deciso di abitare in questa grotta per amore di mio Signore Gesù Cristo".






Ente Gestore:
Cooperativa “La Quercia Grande”
Per informazioni: (metti collegamento idoneo e mail info@quisquina.com )

Apertura:
Luglio ed Agosto: tutti i giorni
Da Settembre a Giugno: sabato, domenica e giorni festivi

S. Messa:
Nei mesi di Luglio, Agosto e Settembre: S. Messa domenicale ore 18.00
Per Matrimoni, Celebrazioni nel Santuario contattare il Rettore, Mons. Antonino Massaro, al numero di tel. 0922.982091


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